martedì 21 gennaio 2020
Università telematiche, addio ai corsi online di Psicologia e Pedagogia: come comportarsi
Il Decreto del MIUR blocca i corsi di laurea online in Psicologia e Pedagogia: ecco come comportarsi per laurearsi
Oramai la notizia è certa: a partire dall'Anno Accademico 2020/2021, le Università Telematiche non potranno più proporre agli studenti italiani i corsi di laurea in Psicologia, Scienze dell'Educazione (L) e Scienze Pedagogiche (LM). A deciderlo è stato l'ex Ministro Lorenzo Fioramonti, che lo scorso 23 Dicembre 2019 - proprio tre giorni prima delle sue dimessioni - ha firmato il decreto che impedisce l'istituzione di corsi on line afferenti ad alcune facoltà specifiche, quali quelli di Architettura, Medicina, Odontoiatria, Professioni Sanitarie e Scienze della Formazione. Come comportarsi quindi di fronte a questo cambiamento? Gli studenti potranno comunque concludere i percorsi iniziati? Avranno ancora la possibilità di iscriversi per l'anno accademico in corso? Scopriamolo insieme.
No ai corsi online di Psicologia e Pedagogia: cosa dice il Decreto Ministeriale
Come già anticipato, il Decreto Ministeriale del 23/12/2019 n. 1171 sancisce che, per l'Anno Accademico 2020/2021, le Università Telematiche non potranno più erogare i tre corsi triennali in Scienze dell'Educazione, Scienze e Tecniche Psicologiche, Servizio Sociale, nè i due corsi magistrali in Psicologia e Scienze Padagogiche. La decisione di Fioramonti nasce in seguito alle pressioni ricevute dalla Conferenza dei Rettori, che già in passato aveva notato come la formazione online non potesse essere considerata una garanzia per la preparazione di alcune figure professionali ben specifiche.
D'altronde, l'Ordine degli Psicologi sembra aver accettato con benevolenza questo decreto, tanto da aver pubblicato subito un annuncio sul proprio sito ufficiale, dichiarando la fine dei corsi di laurea online di Psicologia perché "assolutamente incompatibili con la natura sanitaria della professione". Il precedente Decreto Legge Lorenzin del 2017 ha conferito alla professione di Psicologo la qualifica di professione sanitaria, ed è chiaro quindi che il corso di Psicologia debba essere a frequenza obbligatoria, e non una disciplina telematica.
Chiaramente, gli studenti e i docenti delle Università Telematiche si sono subito schierati contro il Decreto di Fioramonti, dichiarando che l'e-learning è invece una buona soluzione per assicurare una formazione su ampia scala. Anzi, a detta di molti queste sarebbero in grado di assicurare una "una didattica completa, tranquillamente comparabile a quella delle altre università". Ma una volta che il decreto diventerà effettivo, come dovranno comportarsi gli studenti?
Come comportarsi con i corsi online di Psicologia e Pedagogia?
Anzitutto, chiariamo subito una cosa: il Decreto Ministeriale di Fioramonti sarà valido a partire dall'Anno Accademico 2020/2021, il che significa che tutto rimarrà invariato per l'Anno Accademico 2019/2020. Tutti gli studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea online in Psicologia e Pedagogia potranno quindi completare il loro percorso formativo senza alcun cambiamento, e conseguire così il relativo titolo di studi, riconosciuto a tutti gli effetti dal MIUR. Lo stesso vale per tutti gli studenti che si iscriveranno entro il 31/07/2020, che potranno cominciare il proprio percorso formativo senza problemi. Come riferito dal decreto, solo che dopo che gli studenti avranno portato a termine i percorsi di studi le Università Telematiche potranno procedere con la loro chiusura.
Tutto nella norma, quindi. E lo stesso vale per il comportamento da parte degli Ordini Professionali, che non possono in alcun modo condizionare o vietare l'accesso agli esami di Stato a chi possiede una Laurea conseguita presso un Ateneo Telematico.
Se il vostro intento è quello di laurearvi seguendo un corso online, sappiate quindi che tutto è ancora possibile fino alla fine di Luglio. L'Università Telematica è ancora una valida alternativa a quella tradizionale.