domenica 01 marzo 2020
Università per studenti lavoratori
Le università online sono l'ideale per gli studenti lavoratori. Scopriamo insieme per quale motivo!
Esistono università per studenti lavoratori, cioè per quelle persone che hanno trascurato lo studio scegliendo di dedicarsi a una professione o alla carriera, salvo poi convincersi che è giunto il momento di raggiungere il tanto agognato “pezzo di carta”.
È il caso di giovani che iniziano subito a lavorare scegliendo di non proseguire gli studi, o di chi invece pur avendo una solida carriera professionale vuole ottenere una laurea che rafforzi la sua posizione. A volte semplicemente una laurea è un requisito indispensabile per poter ambire a una crescita professionale o ad uno scatto di carriera.
Tuttavia, studiare e lavorare non è affatto un’impresa facile. In questo dettagliato articolo abbiamo già approfondito cosa significhi davvero laurearsi lavorando. Andare a lezione, tornare a casa e studiare, sostenere gli esami, sono infatti attività che poco si conciliano con la vita da lavoratori. Anzi spesso non si conciliano affatto: succede infatti che spesso orari universitari e di lavoro siano perfettamente sovrapposti e siccome nessuno ha il dono dell’ubiquità, bisogna scegliere da che parte stare. Normalmente si sceglie il lavoro.
Con le università telematiche lavoro e studio possono coesistere.
Perché gli atenei online sono le migliori università per i lavoratori?
In teoria gli studenti lavoratori hanno diritto a dei permessi retribuiti per poter frequentare le università e sostenere gli esami. Tuttavia, tali permessi devono raccordarsi con la vita aziendale. Spesso nonostante i permessi o le agevolazioni previste dalla legge, è impossibile assentarsi da lavoro.
Alcune università consentono l’iscrizione in modalità “part time”. In pratica lo studente dichiara di avere poco tempo da dedicare allo studio e quindi concorda con l’ateneo un tempo più lungo per il proprio percorso di studi. È un’opzione che però non risolve il problema di dover comunque frequentare l’università e lavorare.
Le università telematiche rispondono in pieno a questa esigenza perché consentono allo studente di autogestire il tempo dedicato alle lezioni, allo studio e infine agli esami.
Le università telematiche mettono a disposizione dello studente delle piattaforme di e-learning dove poter seguire delle lezioni in streaming, comodamente da casa propria, da pc, smartphone o tablet, a qualunque orario. Va da sé che lo studente lavoratore può usufruire di una lezione prima di andare a lavoro, durante una pausa, quando finisce, o, per meglio dire, quando “stacca”.
Insomma, i due ritmi di vita possono essere conciliati con facilità.
È un percorso più facile? Per certi aspetti sicuramente sì. Negli atenei tradizionali infatti non poter frequentare le lezioni porta spesso a delle penalizzazioni. Gli studenti non frequentanti hanno a che fare con un piano di studio più elevato comprensivo di più libri di testo. La conseguenza è che lo studente fa fatica a studiare e a preparare gli esami, rimane indietro ed esce fuori corso, cosa che normalmente comporta anche un aggravio dei costi della retta universitaria.
Con le università telematiche questo trattamento non è contemplato: lo studente avrà a disposizione sin da subito il materiale didattico con cui studiare e prepararsi all’esame. Quando si sentirà pronto non dovrà fare altro che prenotare l’esame e solo in questo caso dovrà presentarsi fisicamente in una delle sedi dell’ateneo e affrontare una commissione d’esame composta solitamente dal docente e dai suoi collaboratori.
Le università telematiche infatti riducono al minimo anche gli spostamenti per lo studente e la necessità di dover chiedere i permessi al datore di lavoro. Solo gli esami e la discussione della tesi di laurea infatti avvengono nella sede universitaria, tutto il resto, dallo studio al rapporto con il docente, può tranquillamente svolgersi da remoto.
Università online: la soluzione per non abbandonare gli studi
Capita spesso che uno studente, magari giovane e appena diplomato si iscriva all’università. Nel frattempo, inizia a lavorare. A quel punto la vita lavorativa e quella universitaria non si conciliano più. Nella maggior parte dei casi lo studente si licenzia per terminare l’università oppure abbandona l’università per mantenersi il lavoro. In entrambi i casi è un errore. Si può mantenere il lavoro proseguendo gli studi scegliendo di trasferirsi da una università “classica” ad una università telematica, senza perdere il percorso di studio compiuto fino a quel momento.
Una volta ottenuto il nulla osta dall’università di provenienza infatti è possibile completare la procedura di iscrizione presso l’università telematica scelta e a quel punto i crediti conseguiti vengono convertiti e diventano validi anche per l’ateneo telematico. In pratica, nulla è perduto e non si inizia il proprio percorso da capo.
Le università telematiche e la loro consueta ampia offerta di facoltà per lavoratori sono particolarmente adatte per gli studenti lavoratori per la loro facilità di fruizione: niente spostamenti, niente permessi a lavoro, nessuno stress dovuto al dover seguire contemporaneamente lezioni e processi produttivi. Sono la soluzione migliore per chi non vuole scegliere tra studio e lavoro, ma vuole continuare a lavorare pur portando a termine gli studi ed ottenere così la tanto sognata laurea.